Pagine

venerdì 1 novembre 1996

USA - tour 1996

In venti giorni di giro, partendo da Los Angeles, con Maurizio Giordani e altri amici (Francesco Margola, Dario Cabas, Giuseppe Bonfanti, Felice Boselli, Pippo Pellegrini e Jacopo Merizzi) ci prepariamo per la trasferta patagonica successiva (io e Maurizio scenderemo direttamente da Los Angeles a Buenos Aires); un veloce tour in alcune delle più belle zone di arrampicata: Yosemite, Red Rocks, Canyonlands e Joshua Tree.

Capitan, North American Wall

Lo spigolo liscio e arrotondato di questo sasso, alto solo 4 metri, è uno dei passaggi d’arrampicata più famosi e conosciuti al mondo: “Cocain corner”, vale a dire lo “spigolo di cocaina”. Non mi fido. Con Maurizio facciamo 2 tentativi a testa ma girandoci verso il terreno vediamo quel sasso a punta di un metro cubo che ci attende. Il pericolo di frantumarsi un piede il primo giorno di arrampicata consiglia di lasciar perdere, la fortuna è una carta che dobbiamo giocarci più tardi, nella “Las Vegas” del brutto tempo.
Siamo nel “Back to America”, undici mesi dopo il nostro ritorno dal nuovo mondo eccoci di nuovo qui, come promesso. Ma questa volta la vacanza deve essere vacanza prima di tutto e decidiamo di concederci una ventina di giorni di calda e rilassante arrampicata negli States. Ho da sempre sognato le lisce e faticose fessure americane e specialmente perchè è il tipo di arrampicata preferito dalle mie braccia. Viaggiamo in sei con due auto diverse, viaggiamo velocemente, forse troppo velocemente. Ogni luogo che visitiamo, da Yosemite a Red Rocks, da Canyonlands a Joshua Tree, è soltanto un assaggio, una scusa per prenotare il prossimo viaggio qui. E poi si avvicinano i giorni della partenza, finalmente festeggiati con una bottiglia di vino italiano, il primo 5.12 on sight e il ricordo di quell’incredibile spaccatura chiamata “la linea della Lussuria”. Fra le cose da ricordare (o da dimenticare?) ci sono anche i momenti meno esaltanti, quelle infernali slot machine di Las Vegas che succhiavano quarti di dollaro in continuazione, quei problemi di stomaco sulla Moses Tower per colpa di una pizza italiana, quella consapevolezza di essere nella terra dei cibi più calorici e assurdi del pianeta. Il conto alla rovescia per la partenza è benvoluto poichè non si tratta di ritornare in Italia ma sta per arrivare il momento di imbarcarsi per il Sud America, per la Patagonia, quella terra che mi aveva ospitato l’anno scorso e che avevo salutato con un semplice “Hasta Luego”.

Yosemite, "Serenity Crack"
Yosemite, Capitan
Yosemite, Lost Arrow Spire
Wil Coyote
Death Valley

Red Rocks, Black Velvet Canyon
Red Rocks, sport climbing
Red Rocks
Indian Creek
Indian Creek, "Supercrack of desert"
Indian Creek
Canyonlands, Moses Tower
Moses Tower, "Primrose Dihedrals"
Moses Tower, appema prima di vomitare in testa al Giordani...

Joshua Tree

Monument Valley
Totem Pole

Nessun commento:

Posta un commento